Trama: Partendo dall’archivio della Rai, televisivo e radiofonico, e attingendo agli scritti, è stato realizzato questo film che ripercorre le tappe della formazione di Gianni Rodari e l’evoluzione del suo pensiero poetico, guardando soprattutto agli aspetti che hanno inciso e continuano ad incidere sull’immaginario contemporaneo. L’idea è quella di unire biografia e opere, giornalismo e letteratura, saggi e teatro, utilizzando solo ed esclusivamente le parole di Rodari. Nel film si intrecciano inoltre, alternando interviste e materiali di repertorio, viaggi nei luoghi ‘rodariani’ – sia reali che puramente evocativi – e parte della ricca iconografia che ha illustrato i suoi testi. Per i viaggi nei luoghi ‘rodariani’ si è partiti da Omega e Gavirate e, passando da Milano si è arrivati a Roma senza dimenticare Manzione sul Lago di Bracciano e il mare della Calabria. Mentre per l’iconografia si è attinto al repertorio conservato nelle Teche Rai: interviste e interventi di Gianni Rodari e interpretazioni di suoi testi da parte di attori e spettacoli teatrali di compagnie di teatro-ragazzi. A questi materiali si aggiungono immagini che documentano le visite di Rodari nelle scuole e gli incontri con i bambini. Infine ci sono citazioni musicali: dal Quartetto Cetra che ha interpretato alcuni testi di Rodari alle canzoni che ascoltava e che in qualche modo raccontano un’epoca, da Mina (“Le mille bolle blu”, “La banda”) alla musica di Mozart che amava da violinista per diletto. I contenuti extra del film riportano le interviste a studiosi (da Tullio De Mauro a Pino Boero), artisti (da Emanuele Luzzati a Dario Fo) ed insegnanti (Maria Luisa Bigiarelli e rappresentanti delle scuole di Reggio Emilia).
Trailer italiano (it) per L'ultima volta che siamo stati bambini (2023), un film di Claudio Bisio con Alessio Di Domenicoantonio, Vincenzo Sebastiani, Carlotta De Leonardis.